Solitamente una fossa settica è costituita da una vasca suddivisa in due o più comparti, questi comparti vengono detti “camere” e in base al loro numero si parla di fossa settica bicamerale, fossa settica tricamerale, ecc.
Le camere sono divise da dei setti ma collegate idraulicamente tra di loro, in modo che le acque reflue possano entrare mediante delle tubature di immissione, percorrere un determinato percorso e uscire da altre tubature di scarico.
Una volta entrate nella fossa, le acque reflue seguono un percorso obbligato attraverso i setti di separazione, in particolare la conformazione dei setti fa sì che viene impedito il passaggio tra le varie camere, delle sostanze galleggianti e de solidi che si vanno a sedimentare sotto forma di fanghi.
La fossa settica viene dimensionata in base al volume giornaliero di acque reflue da trattare, in modo da provocare la sedimentazione dei solidi mentre la fase liquida è sottoposta ad una fermentazione anaerobica limitata. All’interno dei fanghi avviene una fermentazione anaerobica che porta alla formazione di gas, ma la conformazione dei setti e dei sifoni idraulici, ne impediscono il ritorno attraverso le tubature, che potrebbe essere causa di odori sgradevoli.
Quando viene dimensionata adeguatamente, e di conseguenza viene garantito un tempo di transito adeguato dei reflui, una fossa settica è in grado di trattenere circa il 50% dei solidi sospesi sotto forma di schiume e croste galleggianti e sotto forma di fanghi pesanti di fondo, l’acqua in uscita, pur avendo ancora un elevato carico organico inquinante, è comunque chiarificata e resa più semplice da trattare dagli impianti di depurazione successivi (o per essere immessa nella fognatura pubblica).
La Fossa Settica come visto, è composta da più camere poste una a fianco all’altra orizzontalmente, invece la Fossa Imhoff (vedi articolo di approfondimento) è un particolare tipo di fossa biologica suddivisa in due comparti verticali: uno superiore e uno inferiore, collegati idraulicamente tra di loro, ma separati da dei setti inclinati che formano una sorta di tramogia, attraverso i quali i fanghi scivolano dal comparto superiore (di sedimentazione) al comparto inferiore (di digestione). In genere le fosse Imhoff hanno una resa più elevata rispetto alle fosse settiche tradizionali, anche se comunque non sono in grado di abbattere il carico organico BOD5, ai livelli previsti dalla normativa.
Per garantirne il corretto funzionamento, le fosse settiche tradizionali e le fosse Imhoff, necessitano di una manutenzione periodica che consiste in un intervento di pulizia e di spurgo dei fanghi, viene effettuato da ditte specializzate di autospurgo che attraverso i coperchi di ispezione, effettuano il prelievo dei fanghi per poi portarli ad impianti di smaltimento.
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