La fossa biologica
Cosa sono e come funzionano le fosse biologiche
La fossa biologica è un sistema utilizzato per il trattamento delle acque di scarico (acque reflue) provenienti da abitazioni o altri edifici ad uso civile. Anche se può essere realizzata sul sito, solitamente la fossa biologica viene prefabbricata in fabbrica e poi assemblata nel luogo di installazione. Può venir realizzata con diversi materiali, esistono fosse biologiche in PVC, fosse biologiche in vetroresina, fosse biologiche in calcestruzzo.
Le nostre fosse biologiche sono realizzate in calcestruzzo, un materiale che consente di contenere i costi, garantisce una lunga durata, non presenta problemi di galleggiamento. Le fosse biologiche in calcestruzzo solitamente sono dotate di un coperchio carrabile che le rende idonee ad essere installate anche in are di manovra, spazi comuni, ecc.
Le fosse biologiche solitamente vengono utilizzate per effettuare attività di pre-trattamento e di chiarificazione dei liquami, ma non possono essere considerate degli impianti di depurazione completi (per una depurazione totale, invitiamo a consultare la sezione dedicata ai depuratori ad ossidazione totale).
Vasche biologiche in cemento armato
A cosa serve una fossa biologica?
Come accennato sopra, lo scopo principale della fossa biologica è quello di effettuare un trattamento primario dei liquami, lo scopo principale è quello di chiarificare le acque reflue, separandole dalle schiume e dai fanghi pesanti.
L’acqua in uscita dalle fosse biologiche non ha una qualità sufficiente ad essere reimmessa nell’ambiente, ma presenta un livello di contaminazione organica ancora troppo elevato e necessita di essere inviata alla fognatura pubblica o ad altri impianti di trattamento.
Tipologie di fosse biologiche
In linea teorica, se ci si riferisce strettamente al termine “fossa biologica” possono essere considerate tali, tutte le vasche che effettuano un qualche tipo di trattamento, ma generalmente quando si parla di “fossa biologica” si intendono:
- Le fosse biologiche tradizionali (es. le fosse settiche tipo “Varese”) costituite da una, due o più camere, dove vengono fatte passare le acque reflue e viene favorita la separazione naturale delle sostanze più leggere (per galleggiamento in superficie) e più pesanti (per deposito sul fondo). Le sostanze separate, vanno poi periodicamente rimosse.
- Le fosse biologiche tipo “Imhoff“, simili alle precedenti, ma dove grazie alla forma delle paratie, oltre alla separazione fisica, viene favorita anche una attività di trattamento delle sostanze organiche inquinanti di tipo anaerobico (digestione anaerobica), che pur non consentendo di ottenere un’acqua completamente depurata, viene effettuato un abbattimento del carico organico importante, di circa il 30%.
Come è fatta una fossa biologica?
La fossa biologica è costituita da vari elementi, che variano a seconda della tipologia e delle dimensioni, ma che possono essere raggruppati schematicamente in:
- Tubi di entrata e di uscita: sono le tubature che consentono di collegare da una parte l’edificio alla fossa, e dall’altra la fossa alla fognatura pubblica o ad altri impianti di depurazione.
- Setti e paratie: elementi verticali che permettono di trattenere le parti più solide e le schiume, favorendone la separazione dall’acqua.
- Sfiatatoio: uno o più tubi che permettono di allontanare i gas che si vengono a formare all’interno della fossa. Solitamente il tubo di sfiato viene portato fino al tetto dell’edificio o comunque fino ad una zona in cui non venga percepito l’odore dei gas che può essere molto sgradevole.
- Sifoni di collegamento: di solito sono presenti uno o più sifoni che impediscono il ritorno dei gas attraverso i tubi di immissione. I sifoni possono essere integrati nella fossa o essere dei pozzetti separatati o semplicemente, possono venir realizzati utilizzando le stesse tubature mediante l’utilizzo di più curve a 90° che obbligano il passaggio dei liquami al di sotto del livello statico riempimento della fossa.
- Coperchio di ispezione: come detto sopra, la fossa biologica favorisce la separazione delle sostanze solide dall’acqua, per evitare che queste vadano a riempire completamente la fossa e a bloccarla, è necessario effettuare degli interventi di pulizia periodica, per questo è necessario che siano presenti uno o più coperchi che ne permettano l’ispezione e la manutenzione.
- Camere di sedimentazione: sono gli elementi principali, dove vengono stoccate le acque reflue e avviene la sedimentazione dei fanghi, a seconda della dimensione e della tipologia della fossa biologiche, possiamo avere due o più camere, solitamente le fosse biologiche vengono definite in base al numero di camere che le compongono in:
1 camera: Fosse biologiche semplici
2 camere: Fosse biologiche bicamerali
3 camere: Fosse biologiche tricamerali
Schema di una fossa biologica
Manutenzione delle fosse biologiche:
Per garantirne il corretto funzionamento, le fosse biologiche necessitano di una manutenzione periodica che consiste in un intervento di pulizia e di spurgo dei fanghi, viene effettuato da ditte specializzate di autospurgo che attraverso i coperchi di ispezione, effettuano il prelievo dei fanghi per poi portarli ad impianti di smaltimento.
Manutenzione e spurgo fossa biologica
Per ulteriori dettagli sulle tipologie, sulla progettazione e sul dimensionamento delle varie fosse biologiche, rimandiamo alle sezioni:
Guida alla progettazione: Fosse biologiche tipo Chiarificatore
Guida alla progettazione: Fosse biologiche tipo Imhoff
Per consultare le fosse biologiche prefabbricate presenti nel nostro catalogo, rimandiamo alle sezioni: