Cos’è un disoleatore?
Il disoleatore: cos'è e a cosa serve
Il disoleatore è un impianto che ha lo scopo di separare gli oli, idrocarburi, grassi e altri residui, dalle acque di prima pioggia o più in generale dalle acque provenienti da aree soggette al transito o la sosta di veicoli e macchinari.
Come funziona un disoleatore?
Il disoleatore è un manufatto in cui vengono convogliate le acque di origine meteorica raccolte e mediante una rete di caditoie e pozzetti, per essere poi trattate tramite il passaggio attraverso una serie di vani che hanno lo scopo di separare l’acqua dagli oli e dagli idrocarburi prima di poter essere immessa nella rete delle acque bianche.
Il primo vano di trattamento del disoleatore si occupa di far decantare sul fondo, tutti i terricci, sabbie e morchie presenti, questo vano ha anche la funzione di “dissabbiatore”. Dopo questo primo trattamento l’acqua passa ad un secondo vano dove avviene una disoleazione per gravità , ossia gli oli minerali liberi contenuti nell’acqua, tendono a flottare in superficie dove possono essere raccolti da degli appositi filtri oleo-assorbenti o separati per sfioramento, con questo tipo di trattamento vengono separati circa il 75-80% degli oli presenti, i rimanenti vengono trattati dal terzo vano, dove l’acqua passa per un un filtro a coalescenza che ha lo scopo di trattenere gli oli e gli idrocarburi residui.
Riepilogando i procedimenti di disoleazione che avvengono nei tre vani:
- Primo vano: sedimentazione delle particelle più pesanti per effetto della gravità e del diverso peso specifico delle sostanze presenti dell’acqua. Disoleatore a gravità .
- Secondo vano: separazione per gravità degli oli e idrocarburi più leggeri dell’acqua, e raccolta in superficie per assorbimento da parte di filtri o panni oleo-assorbenti.
- Terzo vano: filtrazione per coalescenza. Disoleatore a coalescenza
Normativa di riferimento per i Disoleatori: UNI EN 858
Per la progettazione, il dimensionamento e i requisiti dei disoleatori per la separazione di oli o idrocarburi di origine sintetica dalle acque, il rifermento è la norma UNI EN 858 che definisce le specifiche dei disoleatori o deoleatori per gravità o per coalescenza. La normativa non viene applicata quando si è in presenza di impianti per il trattamento di emulsioni, oli o grassi di origine animale o vegetale.
La norma prevede suddivide i disoleatori in due classi in base alla tipologia e alla tecnica di disoleazione delle acque e in base ai limiti residui di oli presenti dopo il trattamento:
- Disoleatori di classe I – garantiscono un residuo massimo di oli pari a 5 mg/l, solitamente si tratta di disoleatori con sistemi o vani di trattamento per coalescenza.
- Disoleatori di classe II – garantiscono un residuo massimo di 100 mg/l, solitamente utilizzano dei semplici vani di separazione per gravità .