Tutti i dati e la loro elaborazione per la progettazione di un Impianto di depurazione ad ossidazione totale a fanghi attivi vengono rilevati dalla letteratura scientifica e legislazioni specifiche in materia di ”antinquinamento delle acque di scarico”.
Relativamente alla letteratura scientifica, il consulto ed applicazione riguarda i seguenti autorevoli testi e normative:
- Prof. Renato Vismara – Depurazione Biologica, teoria e processi – Hoepli editore – 2002
- Ing. Luigi Masotti – Tecniche ed Impianti di Depurazione – Calderini editore – 1978
- Ing. Klaus R.Imhoff – Manuale del trattamento delle acque di scarico – Angeli editore – 1982
- Ing. Giuseppe Raso – Impianti di depurazione delle acque di rifiuto urbane – Liguori ed.- 1988
- Ing. Roberto Passino – La conduzione degli Impianti di depurazione- Esac editore – 1980
- Ing. Luigi Fanizzi – Depurazione biologica avanzata – Ranieri Editore – 2006
Relativamente alle legislazioni nazionali ed europee, il consulto ed applicazione riguarda:
- S.Maglia. M.Santoloci- Il Codice dell’Ambiente, Testo Unico Ambientale – Decreto Leg.vo n.152 del 03.04.2006 – Casa editrice La Tribuna – 2006.
- Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana 30 Luglio 1999 – ripubblicazione del testo del Decreto Leg.vo 11.05.99 n.152 recante ”disposizioni per la tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane”
- Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana 19 Agosto 1999 – Decreto Ministeriale Dell’Ambiente 30 Luglio 1999 – limiti agli scarichi industriali e civili che recapitano nella Laguna di Venezia e nei corpi idrici del suo bacino scolante.
- Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana 30 Maggio 1991 – direttiva 91/271/CEE del Consiglio del 21.05.1991 concernente il trattamento delle acque reflue urbane
- Delibera Giunta regionale Emilia Romagna n. 1053 del 09.06.2003 – descrizione dei sistemi di trattamento delle acque reflue domestiche
- Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana 14 Aprile 2006 – Limiti di emissione degli scarichi idrici.
Per scarichi di piccole, medio e medio-grandi comunità, al fine di semplificare al massimo le installazioni e ridurre al minimo le manutenzioni, il sistema biologico epurativo adottato è del tipo ad ”aerazione prolungata” (o ossidazione totale).
Come ben noto secondo questo processo il liquame, dopo aver subito i trattamenti preliminari (grigliatura, separazione oli e grassi, omogeneizzazione), viene convogliato nelle vasche di ossidazione dove, mediante insufflazione di una quantità di aria opportunamente dosata, si favorisce la formazione di masse di microrganismi (fanghi attivi), che assorbendo le sostanze inquinanti contenute nell’acqua le eliminano poi sotto forma di composti ossidati semplici (acqua, anidride carbonica, ecc.) Successivamente i ”fanghi attivi” vengono separati dal liquido per decantazione ed inviati nuovamente all’ossidazione, in maniera che in quest’ultima la massa di fanghi biologicamente attivi (i distruttori della sostanza organica inquinante) sia sempre in eccesso rispetto al liquame (sostanza nutritiva); il processo di depurazione perciò si svolge nella così detta fase autogena o auto-ossidazione che è caratterizzata dalla continua distruzione della massa dei fanghi da parte degli stessi microrganismi che la compongono.
- STAZIONE DI GRIGLIATURA: in questa fase vengono trattenute materie solide grossolane presenti nei liquami fognari (stracci, flaconi, sacchetti di plastica ecc.), che potrebbero provocare intasamenti o comunque creare disturbi alle fasi successive.
- VASCA DI SEPARAZIONE OLI E GRASSI: in questa fase vengono separate e trattenute tutte le sostanze oleose e grasse presenti nei liquami provenienti da cucine, le quali se non preventivamente separate potrebbero creare difficoltà ed anomalie alle fasi successive.
- STAZIONE DI SOLLEVAMENTO: necessita quando la quota di arrivo del collettore delle acque di scarico è inferiore a quella di ingresso all’Impianto.
- VASCA DI EQUALIZZAZIONE ED OMOGENEIZZAZIONE: in questa fase i liquami vengono miscelati e preparati per le successive fasi di depurazione vera e propria. Se la miscelazione è costante ed avviene in condizioni anossiche (ossia l’agitazione dei liquami in assenza di aria), la stessa vasca può essere definita Vasca di denitrificazione.
- VASCA DI DE-NITRIFICAZIONE: in questa fase, in condizioni anossiche, i liquami vengono liberati dai gas azotati in essi contenuti.
- VASCA DI SEDIMENTAZIONE PRIMARIA: in questa fase, per decantazione vengono separati i fanghi pesanti, chiarificando parzialmente il liquame.
- VASCA DI AERAZIONE: in questa fase si realizza la vera e propria depurazione, mediante l’ossidazione biologica del liquame.
- VASCA DI SEDIMENTAZIONE FINALE: in questa fase avviene la separazione tra acqua da scaricare e i fanghi attivati, i quali decanteranno e quindi inviati alla precedente vasca di aerazione (o altra fase precedente).
- VASCA DI DISINFEZIONE: in questa fase avviene la sterilizzazione dell’acqua depurata, mediante l’eliminazione dei microrganismi patogeni.
- POZZETTO PRELIEVI: dove si potranno prelevare le campionature dell’affluente depurato per analisi di laboratorio.
*EVENTUALI TRATTAMENTI AGGIUNTIVI: quali abbattimento del fosforo, filtrazione su carbone attivo, ecc.
Un approfondimento sui vari livelli e fasi di trattamento è disponibile in questo articolo: Livelli di trattamento delle acque reflue