Guida alla progettazione e al dimensionamento degli impianti di trattamento delle acque di scarico
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Disoleatori per officine garage e simili

MANUFATTI PER I TRATTAMENTI SPECIFICI DI ACQUE CONTENENTI OLI MINERALI E IDROCARBURI (Disoleatori, Separatori di liquidi leggeri infiammabili)

Riferimenti per la progettazione

Tutti i dati e la loro elaborazione per la progettazione di Disoleatori e Separatori di liquidi leggeri, vengono rilevati dalla letteratura scientifica, legislazioni e normative.

Relativamente alla letteratura scientifica, il consulto e applicazione riguarda i seguenti autorevoli testi:
– Ing. Luigi Masotti – Tecniche e Impianti di Depurazione – Calderini editore – 1978
– Ing. Klaus R.Imhoff – Manuale del trattamento delle acque di scarico – Angeli editore – 1982

Relativamente alle legislazioni:
– S.Maglia. M.Santoloci- Il Codice dell’Ambiente, Testo Unico Ambientale – Decreto Leg.vo n.152 del 3.04.2006 – Casa editrice La Tribuna – 2006.
– Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana 14 Aprile 2006 – Limiti di emissione degli scarichi idrici.
– Decreto Ministeriale 01.02.1986 (solo relativamente ai separatori di liquidi leggeri infiammabili da installare nelle autorimesse).

Relativamente alle normative:
– Norma UNI EN 858-1-2

Disoleatori (Separatori di liquidi leggeri infiammabili) per autorimesse e autofficine.

Sono costituiti da una vasca prefabbricata monoblocco in calcestruzzo armato vibrato a pianta circolare o rettangolare.
La vasca può essere divisa internamente in due (o tre settori, qualora sia previsto un vano per la raccolta e stoccaggio degli oli minerali/idrocarburi); due di questi sono collegati idraulicamente tra di loro attraverso i fori di passaggio situati nella parte sottostante della parete che li divide mentre il terzo settore (che ha funzione specifica di raccolta e stoccaggio degli oli minerali)risulta stagno e indipendente dagli altri due.
Funzionamento

Il funzionamento avviene nel modo seguente: l’acqua di scarico contenente oli minerali, grassi e morchie, affluisce al primo settore, dove avvengono la sedimentazione dei fanghi pesanti (sabbie e terriccio) e trattenimento in superficie di circa il 70% degli oli e grassi iniziali (disoleazione primaria), che verranno trasferiti e stoccati nel settore di raccolta.
L’acqua parzialmente disoleata passa poi nel secondo settore, attrezzato di un filtro a coalescenza in materiale espanso a canali aperti, atto a separare residui di oli e idrocarburi, altre materie in sospensione.

Il Calcolo
– le acque di scarico delle autofficine contengono oli minerali/idrocarburi e morchie grasse in quantità superiori rispetto le acque di scarico delle autorimesse, per cui nel loro caso le potenzialità di trattamento riferite a lt/secondo sono dettate dai maggiori tempi di ritenzione richiesti per la separazione gravimetrica e filtrazione delle acque da trattare.

– nelle autorimesse la massima quantità di acqua da trattare è prodotta dal lavaggio periodico del pavimento dell’autorimessa stessa. Per il lavaggio solitamente viene impiegata la idropulitrice, ed il normale dato di riferimento è sull’ordine di 1200 litri/ora di scarico.

I Disoleatori sono dimensionati sulla base dei seguenti “principi di funzionamento“:
– il tempo utile minimo per la decantazione dei “fanghi sedimentabili“ (nel vano di de-fangazione) è pari a 1 minuto per ogni 40 cm di colonna d’acqua, o in alternativa viene assunto un tempo di ritenzione di almeno 4 minuti riferiti alla portata massima in arrivo;
– il tempo utile minimo per la separazione oli / idrocarburi dall’acqua è pari a 5 minuti;
– la velocità ascensionale, e cioè il rapporto fra la portata e l’area superficiale del vano di separazione oli / idrocarburi dall’acqua, non deve essere superiore a 30 mt/ora.

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